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Microinterruzioni in alta tensione:
Autore: Luciano Telli

Una bassa qualità di fornitura dell’approvvigionamento elettrico può provocare disservizi alla produzione, che talvolta possono portare a blocchi produttivi della durata di diverse ore. Una problematica considerata molto dannosa dalla maggior parte delle realtà industriali, che tuttavia solo raramente realizzano una corretta analisi per valutare questa tipologia di rischio.

La quantificazione del rischio legata a un fenomeno dipende da due fattori:

  • l’impatto economico generato dal fenomeno: il primo step di una corretta dei rischi serve proprio a ottenere una quantificazione del rischio per poter valutare correttamente il valore delle eventuali contromisure;
  • la probabilità del fenomeno: per la quantificazione della probabilità dei fenomeni e per la loro classificazione è necessaria una campagna di misura tramite uno strumento di monitoraggio avanzato, in grado di catturare i possibili disturbi di fornitura di energia elettrica legati alla continuità del servizio (ossia la mancanza di interruzioni nella fornitura di energia elettrica) e alla qualità della tensione (ossia il mantenimento dei parametri tecnici di tensione e frequenza di alimentazione dell’utenza entro limiti definiti).

Oltre alle microinterruzioni, sono presenti una serie di altri disturbi che possono provocare dei problemi all’alimentazione. A causa dell’aumento della generazione da fonte rinnovabile, questi disturbi risultano in costante aumento per il gestore della Rete Elettrica Nazionale, pertanto la probabilità di esserne affetti negli ultimi anni è risultata crescente.

Ecco dunque i tre passi che dovresti compiere:

  1. Analisi dei rischi: valuta probabilità e impatto dei rischi legati alla tua fornitura di energia elettrica, avviando una campagna di misura con la finalità di valutare, quantificare e classificare i disturbi di rete, in modo da determinare la probabilità di ciascuno di essi. Parallelamente, attribuisci a ciascun evento registrato una quantificazione economica dell’impatto sulla produzione. Infine, predisponi una tabella con l’indicazione del rischio per ciascun evento.
  2. Definizione delle contromisure: conclusa la fase analitica, dimensiona i sistemi che presentano le caratteristiche utili alla riduzione del rischio dei fenomeni riscontrati. Per ciascun sistema valuta il costo e il possibile beneficio. Infine, predisponi una tabella con l’indicazione del Risk Leverage per ciascuna contromisura.
  3. Analisi costi/benefici: per ciascuna tecnologia valuta costi e benefici sulla base di quanto emerso nelle precedenti fasi, infine definisci un piano di azione.
Leggi anche >> Linee guida ENEA per il monitoraggio delle Diagnosi energetiche nel settore industriale

I benefici di un attento monitoraggio

Quello che pochi sanno è che oggi monitorare conviene più che mai.

La delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che disciplina la regolazione individuale delle microinterruzioni (buchi di tensione e interruzioni transitorie) per i clienti finali alta e altissima tensione, prevede infatti una serie di indennizzi automatici a favore dei clienti finali in caso di superamento di specifici standard individuali (numero massimo di microinterruzioni/anno per punto di prelievo) definiti dall’ARERA dopo l’apposito monitoraggio. In particolare, l’indennizzo risulta pari a 0,65 €/kW per ogni microinterruzione successiva alla prima.

Per il periodo 2021-2023 tale regolazione trova applicazione per i clienti finali che hanno già partecipato al monitoraggio preliminare tenutosi nel biennio 1 luglio 2017 – 30 giugno 2019. Nell’ambito di tale regolazione, è stato istituito per l’anno 2022 una nuova fase di monitoraggio a cui possono partecipare i clienti alta e altissima tensione, finalizzata alla determinazione dei relativi standard specifici e, in caso di loro superamento, alla previsione di indennizzi per l’anno di competenza 2023.

Il nuovo monitoraggio dell’anno 2022 è altresì funzionale a valutare l’eventuale estensione della regolazione delle microinterruzioni a tutti i clienti finali alta e altissima tensione nel nuovo periodo regolatorio (a partire dal 2024).

La campagna di misura, che ha una durata di 3 mesi, verrà eseguita tramite un analizzatore avanzato che raccoglierà una serie di dati utili (tensioni, correnti, potenze, frequenza, ecc.) grazie ai quali potranno essere individuate le tipologie di eventi che non rispettano gli standard di alimentazione.

I dati registrati verranno poi comunicati a Terna secondo la logica push tramite sicure Https:

Insieme all’azienda si effettuerà una quantificazione dell’impatto dei guasti in base alla durata di disservizio provocate all’impianto e relative perdite di produzione. Essa avverrà rispondendo ai seguenti quesiti:

  • Quali UTENZE risentono maggiormente del disservizio?
  • Di quanta POTENZA ho bisogno per mantenerle operative?
  • Per quanto TEMPO?
  • Quanto può essere la PERDITA in termini di produzione?

Questo valore sarà un parametro essenziale per la quantificazione rischio e relativo pay-back dell’intervento.
Insieme alla risoluzione della problematica, verranno anche valutati i possibili benefici ottenibili dalla partecipazione dell’azienda a progetti Terna.

Disponendo di una soluzione tecnologia capace di mettere in sicurezza l’azienda, sarebbe quindi possibile ottenere dei benefici economici e ridurre il tempo di ritorno dell’investimento.

Se vuoi saperne di più, contatta l’autore: luciano.telli@progettoenergiaefficiente.it

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