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controllo carichi elettrici

Controllo carichi elettrici e riforma del mercato

Autore: LUCIANO TELLI

Presente e futuro dei dispositivi di controllo carichi elettrici,

il cui utilizzo porta a possibili risparmi energetici e a sicuri risparmi economici.

Nel 2016 è iniziata la riforma del mercato elettrico, in particolare il Documento di Consultazione 298/2016/R/EEL presenta la prima fase della riforma del mercato per il servizio di dispacciamento (MSD). Cambiamento principale proposto nel documento è l’apertura del mercato alla domanda, alle fonti rinnovabili non programmabili (FRNP) ed alla generazione distribuita.

Anche gli utenti passivi potranno d’ora in avanti fornire servizi ancillari di cui si approvvigiona Terna per garantire il corretto funzionamento della rete assicurando che si mantengano stabili i valori di tensione e frequenza del sistema elettrico nazionale. Essi parteciperanno quindi ad MSD fornendo la cosiddetta riserva, sia a scendere che a salire, agendo sul prelievo in direzione opposta alla generazione. La riserva a scendere verrebbe generata mediante un aumento dei consumi e viceversa, quella a salire, verrebbe realizzata incrementando il prelievo.

Il DCO 298/2016/R/EEL precisa inoltre che gli utenti passivi potranno presentarsi sul mercato o come unità singole o far capo ad un aggregatore. In questo contesto si inquadrano quindi i concetti di demand side management e smart load management.

controllo carichi elettrici

Controllo carichi elettrici: cambia tutto

Si diffonde così la necessità di sviluppare ed ampliare il concetto di gestione e controllo carichi elettrici in modo tale che le unità di consumo possano interagire dinamicamente con la rete a seconda delle esigenze della stessa.

La diffusione dei dispositivi di controllo carichi elettrici è iniziata già nel regime del mercato elettrico prima del 1999. Lo sviluppo ed evoluzione di questi dispositivi trova origine nella necessità di evitare il superamento del valore di potenza contrattualizzato con il fornitore di energia in quanto comportava il pagamento di penali pari a 3 volte il corrispettivo definito da contratto. In quel contesto infatti, qualora il valore di potenza avesse superato anche solo in un quarto d’ora nel mese il valore della potenza impegnata a contratto, per gli utenti in alta utilizzazione il valore era intorno alle 15’170 lire (7.80 €) mentre per gli utenti in media utilizzazione la penale era pari a 10’520 lire (5.43 €).

Il mercato dei dispositivi di controllo carichi elettrici è cresciuto ulteriormente con la riforma del mercato elettrico ed il conseguente inizio del mercato libero (Decreto Legislativo 16 marzo 1999 n.79, decreto Bersani). Gli utenti infatti dovevano dichiarare il profilo di consumo giornaliero e qualora la potenza venisse superata la penale era fino a 75 volte il corrispettivo iniziale.

Ad oggi il mercato offre devices che permettono di modulare la domanda considerando anche la fascia oraria della giornata ed il costo dell’energia. Fornite alcune informazioni in input (elenco dei carichi, caratteristiche dei carichi, priorità degli stessi) questi attraverso complessi algoritmi, consentono di ottenere un miglioramento nella gestione delle fonti di consumo dell’utente generando così anche saving economici.
controllo-carichi-2

Tuttavia in un’ottica “smart grid” e nell’ottica della riforma di MSD, è necessario sviluppare il concetto già consolidato di dispositivo di controllo carichi elettrici per arrivare ad un sistema di smart load management.

Nel contesto in cui si inseriranno, i dispositivi di controllo carichi elettrici dovranno consentire una comunicazione bidirezionale. Questo punto è di fondamentale importanza in quanto caratteristica base delle smart grid.

In un futuro prossimo, quindi, i dispositivi di controllo carichi elettrici riceveranno informazioni dallo smart meter associato, il quale a sua volta riceverà informazioni dal soggetto aggregatore o dalla rete stessa e viceversa. Obiettivo alla base del concetto di smart load management sarà la gestione ottimale dei carichi, assicurando in ogni caso il rispetto delle necessità del consumatore e facendo fronte alle richieste della rete.

Negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi a riguardo: mentre in ambito residenziale sono già stati ideati e proposti algoritmi di controllo, pochi successi si sono avuti in ambito industriale a causa delle diverse criticità che si presentano, non permettendo quindi di implementare facilmente un sistema di controllo che sia al tempo stesso flessibile ed adattabile facilmente per le diverse tipologie di utenti industriali.

I vantaggi di utilizzare dispositivi di controllo carichi elettrici

  • Riduzione dei blackout e dei picchi di potenza assorbita;
  • migliore gestione e distribuzione dei carichi elettrici nelle diverse fasce orarie giornaliere (load shifting);
  • migliore interazione generazione/consumo (qualora l’utente sia un prosumer);
  • partecipazione al mercato dei servizi del dispacciamento.

Si può in ogni caso concludere che i vantaggi impliciti ma ugualmente significativi sono i possibili risparmi energetici e i sicuri risparmi economici.

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