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A cosa sono dovuti gli aumenti dell’energia elettrica? Scopriamolo insieme!

Alla radice degli aumenti dell’energia elettrica

Autore: redazione

L’aumento della domanda e dei costi dell’energia elettrica è senza dubbio una delle criticità che desta maggiore preoccupazione in questo delicato momento storico a livello mondiale.

L’impennata della domanda di energia per far fronte a un incremento della produzione a livello planetario ha destabilizzato i prezzi, dando luogo a scenari di inflazione che non si vedevano da anni.

I buoni propositi sull’energia sostenibile sono stati pressoché abbandonati e sostituiti da una richiesta senza precedenti e ormai fuori controllo di fonti inquinanti, come petrolio e carbone.

Il conflitto in Ucraina ha rappresentato un ulteriore fattore di caos e incertezza che ha costretto le nazioni a rivedere piani strategici e relazioni internazionali, mostrando quanto oggi siamo tutti interdipendenti. Gli aspetti messi in luce parallelamente allo svilupparsi della situazione bellica hanno già causato disagi sulla vita delle persone e delle aziende manifatturiere, molte delle quali hanno rivisto i loro processi o addirittura razionalizzato il fabbisogno.

L’impennata dei prezzi delle bollette, la dipendenza dal gas russo, la ricerca di nuovi accordi per le forniture, sono entrati a pieno titolo nel dibattito politico internazionale.

Ciò che viene tralasciato dai media è che lo scoppio del conflitto ha solamente accelerato un processo già in corso da tempo e, soprattutto, che questo processo dipende da problemi sistemici e connaturati al modo in cui la nostra società produce e consuma energia.

Secondo il World Economic Forum, l’81% del consumo energetico mondiale dipende ancora da combustibili fossili. Una tipologia di fonti che, oltre a essere fortemente inquinanti, vengono sviluppate a partire da risorse naturali molto limitate.

Mentre il fabbisogno mondiale di energia cresce a un ritmo incessante, la disponibilità di queste risorse diminuisce giorno dopo giorno. I prezzi invece, come naturale conseguenza, continuano ad aumentare.

Consumiamo sempre più energia (specialmente in ambito produttivo), lo facciamo da fonti in lento ma inesorabile esaurimento e a prezzi sempre più alti.

É evidente che non si tratta di un sistema sostenibile ancora per molto.

Da questo punto di vista, le proiezioni dell’International Energy Association sono abbastanza eloquenti. Da qui al 2040, infatti, con l’aumentare della popolazione mondiale, della quantità di persone che avranno accesso all’energia elettrica (al momento quasi un miliardo di persone rimangono senza!) e del fabbisogno energetico già esistente nei paesi avanzati e in via di sviluppo, senza sostanziosi passi avanti nell’efficientamento energetico la quantità di energia prodotta ogni anno a livello mondiale dovrà almeno raddoppiare per far fronte a tutta la domanda.

É ovviamente un discorso che riguarda tutto il pianeta, ma i suoi effetti sono maggiormente percepiti, evidenti e visibili a livello delle singole nazioni.

La situazione italiana

In Italia abbiamo assistito negli ultimi anni a una crescita esponenziale del costo dell’energia elettrica.

Nel marzo 2020 i fornitori compravano all’ingrosso sul mercato della Borsa Elettrica Italiana (l’ente che fa da intermediario tra loro e i produttori) a 0,03€/kWh.
A un anno di distanza, il prezzo era già raddoppiato.
Dopo un altro anno, era addirittura decuplicato, arrivando a toccare i 0,30€/kWh.

Il peso di questi aumenti, naturalmente, si è riversato sui consumatori: privati che si sono trovati davanti a bollette sempre più costose, ma anche e soprattutto imprese, che hanno dovuto fare ricorso a strategie di razionalizzazione a cui non erano abituate.

Sempre più spesso si sente parlare di Contingency Plan e di business continuity, laddove per anni le situazioni di emergenza venivano affrontate senza un vero e proprio piano strategico e organizzativo.

Pianificare è quindi ora la parola chiave.

Nei prossimi articoli passeremo in rassegna i vantaggi di una corretta pianificazione del fabbisogno energetico, anche se ormai più che di vantaggi occorre parlare di riduzione dei rischi.

Volete raccontarci intanto la vostra esperienza?

Alla radice degli aumenti dell’energia elettrica

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